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Testosterone: definizione, funzioni, implicazioni cliniche

By January 16, 2025February 9th, 2025No Comments

Testosterone: definizione, funzioni, implicazioni cliniche

Al contrario, livelli eccessivamente alti di testosterone possono causare problemi come l’acne, l’irsutismo (crescita eccessiva di peli) e l’aggressività. Negli uomini, livelli troppo alti possono anche aumentare il rischio di apnea del sonno e problemi cardiovascolari. Il testosterone esercita i suoi effetti biologici legandosi ai recettori degli androgeni presenti in varie cellule del corpo. Una volta legato al recettore, il complesso testosterone-recettore si trasloca nel nucleo cellulare, dove agisce come un fattore di trascrizione, modulando l’espressione di specifici geni. In sintesi, la struttura chimica del testosterone è essenziale per la sua funzione biologica, permettendogli di agire come un potente regolatore di numerosi processi fisiologici.

  • Una parte del testosterone può essere convertita in estradiolo, un estrogeno, attraverso l’azione dell’enzima aromatasi.
  • L’importanza del testosterone non si limita solo alla sua presenza nel corpo umano, ma anche alla sua capacità di essere convertito in altri ormoni steroidei, come il diidrotestosterone (DHT) e l’estradiolo, che hanno ulteriori effetti specifici sui tessuti bersaglio.
  • Solo negli uomini questo compito è svolto anche dalle cellule di Leydig, situate nei testicoli, mentre nelle donne, dalle ovaie, anche se in quantità piccole.
  • Dal punto di vista chimico, il testosterone appartiene alla classe degli androgeni, ormoni responsabili dello sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili.

Praticare esercizio motorio specifico per l’incremento dell’espressione di forza, in tutte le sue varianti, e l’aumento ipertrofico della muscolatura migliorano i livelli di https://www.iai-togo.tg/index.php/2024/06/20/letrozolo-modo-di-somministrazione-2/ testosterone. In effetti, la sua produzione fisiologica sembra essere legata alla quantità di grassi nella dieta e alla percentuale di massa grassa dell’organismo. Tendenzialmente, a partire dai 30 anni si comincia a registrare un calo fisiologico del testosterone. Questo test può essere prescritto anche ai bambini nel caso in cui sia necessario determinare le cause di una eventuale pubertà ritardata o troppo precoce o in presenza di organi genitali non chiaramente distinguibili tra femminili o maschili.

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D’altro canto, bassi livelli di testosterone si possono osservare anche in giovane età e in età adulta. Questa condizione è chiamata Testosterone Deficiency Syndrome (TD) o Low Testosterone (Low-T). Livelli di testosterone elevati, invece, possono essere riscontrati in chi fa usa di steroidi anabolizzanti a base di testosterone. Nei bambini, invece, livelli superiori alla norma di questo ormone potrebbero essere uno degli indicatori dell’iperplasia surrenalica congenita. Anche patologie che coinvolgono l’ipofisi o l’ipotalamo possono comportare un deficit di testosterone. Questo è il motivo per cui il dosaggio di questo ormone può essere prescritto anche nel caso in cui si sospettino disfunzioni a livello di ipotalamo o ipofisi.

Testosterone e protezione da malattie metaboliche

Il testosterone ha, infatti ,il suo picco nella mattina, dove prevale la sua sintesi, mentre si abbassa per avere il suo valore minimo la notte, dove prevale la sua degradazione. La funzione endocrina viene svolta invece ogni qualvolta una cellula secerne i propri prodotti ormonali nel sangue, facilitando il raggiungimento degli organi bersaglio che altrimenti risulterebbe impossibile. Il testosterone nel sangue agisce su quegli organi che presentano i recettori per gli androgeni. Una loro mancata produzione causa un aumento del testosterone libero nel sangue, viceversa una sua aumentata produzione causa una diminuzione del testosterone libero e quindi attivo.

Cause e rischi testosterone alto.

Nella fase puberale il suo livello garantisce la deposizione di nuovo tessuto, permettendo all’osso di accrescersi. Se il dosaggio evidenzia valori più alti rispetto a quelli fisiologici si parla di ipergonadismo. Il testosterone è un ormone steroideo (ormone di natura lipidica) androgeno, prodotto normalmente sia nell’uomo che nella donna. La produzione giornaliera di testosterone nell’uomo, raggiunti i 30 anni, tende a diminuire annualmente dell’1%. Nelle donne il valore è compreso tra gli 8 e i 60 ng/dl (dati Mayo Clinic Laboratories). L’ipogonadismo è una condizione che può portare a diabete mellito, inoltre è stato visto che in uomini ipogonadici l’assunzione di testosterone diminuisce l’insulinoresistenza e migliora il quadro glicemico3910.

Anche il cervello è coinvolto nell’azione regolatrice del testosterone il quale agisce modificando il comportamento sessuale. Alcuni studi hanno anche messo in evidenza che un basso valore di testosterone nella fase di sviluppo è un fattore di rischio per malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la demenza. Purtroppo le implicazioni precise e il ciclo di stimolazioni che segue sono ad ora sconosciuti, e queste rimangono comunque delle ipotesi, dato che attualmente non si conosce l’eziologia della malattia di Alzheimer. Una volta che si sono raggiunti i livelli massimi, il testosterone nella vita adulta progredisce con un blando declino col procedere dell’età. Nell’età adulta è implicato nel comportamento, nel mantenimento del tono muscolare, nel desiderio sessuale e nel mantenimento dell’erezione (sia nell’uomo che nella donna).

Il testosterone totale include sia il testosterone legato alle proteine (principalmente albumina e SHBG) che quello libero. Il testosterone libero, che rappresenta una piccola frazione del totale, è la forma biologicamente attiva e può essere misurato direttamente o calcolato in base ai livelli di testosterone totale e SHBG. Aiuta a regolare i livelli di colesterolo e a ridurre il deposito di grasso corporeo, contribuendo a un profilo lipidico più sano. Questo è uno dei motivi per cui livelli adeguati di testosterone sono associati a un minor rischio di malattie cardiovascolari. Questo effetto è particolarmente importante negli uomini anziani, che sono a rischio di perdita di massa ossea.

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